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Nel mondo del giardinaggio, c’è una polemica che affonda le radici in secoli di storia: il confronto tra il giardino naturale e il giardino formale.

Questa discussione ha sfidato giardinieri, architetti del paesaggio e appassionati di verde per generazioni, e continua a influenzare la progettazione dei giardini oggi.

Ma cos’è esattamente questa polemica centenaria e cosa la rende così affascinante?

 

L’Origine della Polemica

Per comprendere meglio questa polemica, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo.

Nel corso del 19° secolo, l’Ottocento, l’Europa vide un profondo cambiamento nella progettazione dei giardini.

Da un lato, c’era lo stile vittoriano, caratterizzato da giardini formali con aiuole geometriche e fioriture monocromatiche.

Questi giardini erano spesso realizzati per esibire la ricchezza della borghesia dell’epoca, imitando la vecchia aristocrazia.

Dall’altro lato, c’era il movimento romantico, in reazione al razionalismo dell’illuminismo.

Questi giardini erano più schietti, semplici e frugali.

Abbracciavano piante spontanee, ortaggi, piante officinali, bulbi e rampicanti.

Questi giardini si integravano con il paesaggio agricolo e pastorale, fondendosi con la natura in modo autentico.

Era il concetto di giardino naturale che metteva in risalto l’importanza delle emozioni, l’individualismo e l’irrazionalità.

 

La Rappresentazione di Ideali

La polemica tra giardino naturale e giardino formale rifletteva le diverse correnti culturali dell’epoca.

Mentre i sostenitori del giardino formale cercavano di imitare la vecchia aristocrazia e ostentare la loro ricchezza, i romantici cercavano l’indipendenza e l’identità culturale dei popoli.

La natura era idealizzata come un luogo di bellezza, mistero e ispirazione.

 

Continua Ancora Oggi

La discussione tra questi due approcci al giardinaggio è ancora viva oggi.

Gli architetti del paesaggio, i giardinieri e gli appassionati di verde continuano a confrontarsi su quale sia il modo migliore per progettare e mantenere un giardino.

Mentre alcuni preferiscono la simmetria e la perfezione del giardino formale, altri abbracciano l’asimmetria, l’anticonformismo e la bellezza imperfetta del giardino naturale, in stile wabi sabi.

 

Trovare un Compromesso

La bellezza della natura è imperfetta per definizione, eppure questa imperfezione è ciò che la rende autentica e affascinante.

Molti giardinieri moderni cercano un compromesso tra questi due approcci, creando spazi che riflettano la bellezza della natura ma con una struttura e un design pensato.

 

La polemica tra il giardino naturale e il giardino formale è una questione affascinante che ha attraversato secoli di storia del giardinaggio.

Entrambi gli approcci hanno i loro meriti e riflettono le diverse correnti culturali e artistiche delle loro epoche.

 

La bellezza del giardinaggio sta nella sua diversità, e chiunque può trovare ispirazione sia nella simmetria del giardino formale che nell’asimmetria del giardino naturale.

La vera sfida sta nel trovare il proprio equilibrio tra questi due mondi affascinanti del verde.

 

 

 

Autore: Roberto Massai

Giardino Futuro - Roberto Massai Natural Garden Designer, Arboricoltore, Giardiniere.

Natural Garden Designer & Tutor

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